Monaca originaria di Correggio (RE), risulta attiva nel 1556 e si ritrova nell'elenco degli improvvisatori italiani di ambito colto, listati in Vitagliano (Vitagliano, 1905).
Nato a Lago Santo (MO), cultore della montagna pistoiese dove vive e lavora, alle pendici dell'abetone e del Rondinaio, presso il margine settentrionale dell'area di diffusione dell'ottava popolare. Il suo poema "I due pastori" (Brugioni, 1987) che tratta della leggenda locale del Lago Santo, è infatti in endecasillabi sciolti, al modo della lassa monorima.
Detto Gelli, è uno dei poeti che intervengono durante il contrasto registrato a Selvapiana il 4 novembre 1969 da Folco Para (Tonelli 1989: 130-140). Ex combattente della prima guerra mondiale, all'epoca viveva in zona.
Poetessa originaria di Correggio (RE) attiva nel 1560, si ritrova nell'elenco degli improvvisatori italiani di ambito colto listati in Vitagliano (Vitagliano, 1905).
Cantante originario di Pavana (MO), nato ai margini modenesi della tradizione toscana dell'ottava. Guccini ha avuto più di un'occasione di avvicinarvisi, trovandosi a improvvisare, anche insieme a Roberto Benigni e ai grandi Romanelli, Landi e Londi, ivi inclusa un'apparizione da Renzo Arbore con Moggi, Romanelli e Prati intorno all'anno 1981. Frequentazione episodica e poco approfondita, ma nondimeno entusiasta e talentuosa, di cui resta qualche traccia mediatica.
Poeta originario di Bologna, risulta attivo nel 1750. Non meglio identificato, elencato dall'Ademollo nella sua biografia di Corilla Olimpica (Ademollo, 1887:26 e sgg.), quale improvvisatore appartenente a una brigata fiorentina dei tempi di Corilla (Cfr. Vitagliano, 1905:81).
Nato a Modena, risulta attivo nel 1750. Poeta non meglio identificato ma elencato dall'Ademollo, nella sua biografia di Corilla Olimpica (Ademollo, 1887:26 e sgg.), quale improvvisatore appartenente a una brigata fiorentina dei tempi di Corilla (Cfr. Vitagliano, 1905:81).
Detto Matalon e nel 1969 residente nei dintorni di Selvapiana, è uno dei poeti che intervengono durante il contrasto registrato a Selvapiana il 4 novembre 1969 da Folco Para (Tonelli 1989: 130-140).
Nato nell'alta Valle del Savio e nel 1969 residente a Forlì, è uno dei poeti che intervengono durante il contrasto registrato a Selvapiana il 4 novembre 1969 da Folco Para (Tonelli 1989: 130-140).
Nato nel 1912, detto Orlandin dal Motti, è uno dei poeti che intervengono durante il contrasto registrato a Selvapiana il 4 novembre 1969 da Folco Para (Tonelli 1989: 130-140).
Così lo riccorda Vittorio Tonelli (Tonelli 1989: 131, nota 73):
È l'unico sopravvissuto [dei quattro poeti registrati a Selvapiana nel 1969], ora abitante a Portofuori di Ravenna (una sua foto è in Tonelli, Meteorologia popolare in Romagna, cit. [Imola, Grafiche Galeari, 1987]). Pur appartenendo al ceppo dei Mosconi, dell'Incisa di Selvapiana, era nato nel '12 alle Motte di Sotto di Montegranelli dal mezzadro Michele, un campione della meteorologia popolare sampierana (ibid., p. 15). Il giovane Orlandin, col suo diploma di V elementare, scoprì l'ottava rima direttamente dall'Ariosto, attraverso una sgualcita edizione dell'Orlando furioso raccolta occasionalmente per strada, presso un ponte, e subito letta e mandata in gran parte a memoria (come farà poi anche con la Gerusalemme liberata e la Divina Commedia) sotto la guida del figlio di Fiore [Tonelli 1997], Fioretto, un bracciante che era stato in Seminario e che, seguendo l'estro poetico dei Mosconi, amava stornellare nel metro classico presso il castagneto (avuto in cura) e durante il tempo libero. "Fioretto era bravo, ma aveva una brutta voce", mi dice Orlando, che superò ben presto il maestro e fu chiamato canterino e persino poeta nella montagna fra San Pietro e Rocca San Casciano, ove si esibì in oltre 300 banchetti nuziali (li ha contati), anche per arrotondare i suoi magri proventi agricoli e meglio crescere i suoi cinque figli maschi.
Originario di Cantalice (RI), risulta attivo attorno al 1985 (Sarego, 1987: 53).
Poeta e cantimbanco originario di Folì, morto nel 1592. Vitagliano scrisse: “Per noi ha uno speciale interesse, perché è il primo a cui sappiamo furono proposti temi dal pubblico” (Vitagliano, 1905:52).
Poeta originario di Imola, si ritrova nell'elenco degli improvvisatori italiani di ambito colto, listati in Vitagliano (Vitagliano, 1905).