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Aporie-Testata

O anche "dei Sordi". Quantunque cantambanco e ciurmatore fu la
meraviglia del nostro secolo XVI per la felicità della memoria, la
vivacità dell’ingegno e la facilità del canto estemporaneo per cui si
rese noto a tutta Europa, capace egli con l’accompagnamento del
suono, che eseguiva con molta delicatezza, su di un tema datogli
all’improvviso, comporre e cantare di seguito 30 o 40 ottave di giusta
dimensione e rime naturali.
(Bonoli, Storia di Forlì, 1826:433).

 

Poeta e cantimbanco originario di Folì, morto nel 1592. Vitagliano scrisse: “Per noi ha uno speciale interesse, perché è il primo a cui sappiamo furono proposti temi dal pubblico” (Vitagliano, 1905:52).