Poeta estemporaneo attivo nel XVI sec. (Vitagliano 1905, p. 53).
Poeta estemporaneo attivo nel XVI sec. (Vitagliano 1905, p. 53).
Nato nel 1540 e deceduto nel 1603 (Vitagliano 1905, p. 54).
Fin dai primi anni diede promettenti segni di attitudini poetiche; a undici, componeva versi che destavano meraviglia ed ammirazione. Venuto a Roma, è fama che predicesse, così fanciullo, il papato al Cardinale de' Medici (Pio IV), in alcune ottave, che cantò all'improvviso alla sua presenza. Poco dopo, avendolo ascoltato il duca Ercole di Ferrara, lo nominò professore di lettere. Morto il duca, ritornò a Roma, e fu nominato insegnante in quell'Università. Fu uno dei giudici a cui Torquato affidò la Gerusalemme, prima di stamparla. Clemente VIII lo fece cardinale, e secondo il Ruscelli (Rimario, cap. III), che ne dice mirabilia, ed altri suoi contemporanei, fu veramente un singolare improvvisatore.
Nell'elenco degli improvvisatori italiani di ambito colto, listati in (Vitagliano, 1905).
Poeta estemporaneo vissuto nel XVIII sec. (Vitagliano 1905, p. 197).
Viaggiò in Spagna, Portogallo, Francia, Inghilterra e perfino Brasile. Fu maestro di Bartolomeo Sestini, con il quale compì un giro in Toscana riscuotendo ovunque applausi.
Vissuto a cavallo dei secc. XVIII e XIX (Vitagliano 1905, p. 136, 138).
Non improvvisatore di professione, ma galante poeta estemporaneo di canzonette erotiche, abate volubile, piacevole, buontempone.
Improvvisatore vissuto a cavallo dei secc. XVIII e XIX (Vitagliano 1905, p. 142).
Ispiratore e primo mentore del Perfetti, che lo ascoltò da bambino (Vitagliano, 1905).
Avvocato. Nell'elenco degli improvvisatori italiani di ambito colto, listati in (Vitagliano, 1905).
Nato a Venezia nel 1801 (Vitagliano 1905, pp. 163-5).
Fu mosso ad improvvisare tragedie dal rumore che suscitavano le accademie dello Sgricci. Notevole è infatti che egli cominciasse proprio quando la fama del nuovo Unico correva trionfale tutta Italia. Dicesi che a soli sedici anni si provasse la prima volta ad improvvisare una tragedia in casa di un prete, tal Giovanni Riva, e se la cavasse con tanto onore da lasciare ammirati gli ascoltatori, tra i quali il Byron, che avrebbe presgito nel giovinetto un grande poeta. Lusingato dai lieti successi, ribattezzato col nome di Arminio, dal titolo d'una sua tragedia, corse trionfalmente il Veneto, dando qua e là improvvisazioni alla maniera dello Sgricci; privatamente però e senza guadagno. Non mancarono i soliti fragorosi applausi, gli elogi perticati, gli articoli apologetici dei giornali e gli inni dei letterati, tutto insomma il solito bagaglio di onori, di cui quella società non era mai avara co' poeti estemporanei, e che noi in questo caso non possiamo valutare, perché non ci è pervenuta nessuna tragedia improvvisata del Carrer. Certo è, che anche i contemporanei meno infatuati sono d'accordo nel riconoscergli vivezza di fantasia, vena abbondante ed eleganza di elocuzione, mentre sembra difettasse di tragicità e di arte scenica. Inebriato da' precoci, rapidissi trionfi, si atteggiava a grande tragico, tale proclamandosi anche in certi suoi versi autobiografici. Ma poi, ascoltando i consigli del Monti e più ancora quelli della sua salute, abbandonò presto i facili allori della musa estemporanea per dedicarsi alla poesia meditata.
Frate minore vissuto sulla fine del XVIII sec. (Vitagliano 1905, pp. 143-44).
Rigattiere vissuto a Firenze sul principio del XIX sec. (Vitagliano 1905, p. 190).
Si distinse tra i colleghi e gli scolari del Somigli, e dobbiamo a Giovanni Duprè le notizie che di lui ci restano.
Vissuto a Siracusa nel XIX sec. (Vitagliano 1905, p. 248).
Fu amico sincero di Eliodoro Lombardi, con il quale aveva una mirabile comunanza di spiriti e di ideali.
Improvvisatrice vissuta a cavallo dei secc. XVIII e XIX (Vitagliano 1905, p. 142).
Vissuto a cavallo dei secc. XVIII e XIX (Vitagliano 1905, p. 142)
Di nazionalità inglese, improvvisava in italiano. Annoverato, insieme a Biamonti, Giannone Gioacchino Basseggio, Ludovico Lustrini e altri, in uno stuolo di ormai dimenticati improvvisatori.
Poeta estemporaneo attivo nel XVI sec. (Vitagliano 1905, p. 53).
Abate, nato a Genova. Nell'elenco degli improvvisatori italiani di ambito colto, listati in (Vitagliano, 1905).
Poeta e improvvisatore vissuto a cavallo dei secc. XVIII e XIX (Vitagliano 1905, p. 100).
A Venezia, ormai anziano, si innamorò dell'improvvisatrice Teresa Bandettini ovvero Amarilli Etrusca, che, tuttavia, gli rimase sempre e solo ottima amica.
Poeta estemporaneo attivo nel XVI sec. (Vitagliano 1905, p. 53).
Di origini dalmate, nato a Ragusa il 15 febbraio 1765 e deceduto nel 1834 (Vitagliano 1905, pp. 132-4, 138, 178).
Nell'elenco degli improvvisatori italiani di ambito colto, listati in (Vitagliano, 1905).
Pistore originario di Verona, risulta attivo intorno al 1587. Pubblica dei Sonetti (1587), e fu anche poeta estemporaneo, improvvisando con velocità inaudita in ogni metro (Vitagliano, 1905:53).
Improvvisatore vissuto a cavallo dei secc. XVIII e XIX (Vitagliano 1905, p. 142).
Attivo nel 1586. Rivale e contemporaneo di Gelmi, che lo cita (Vitagliano, 1905: 54).
Improvvisatrice vissuta a cavallo dei secc. XVIII e XIX (Vitagliano 1905, p. 142).
Oriundo di Marsala, nacque a Trapani nel 1836 (Vitagliano 1905, pp. 195, 247, 252).
Improvvisatore vissuto a cavallo dei secc. XVIII e XIX (Vitagliano 1905, p. 142).
Attiva nel XVI sec., originaria di Venezia (Vitagliano 1905, p. 53).
Moglie di Luigi Marcello, fu anch'essa mirabile improvvisatrice, tanto che i suoi madrigali si credevano, ai suoi tempi, scritti da eccellenti scrittori.
Originario di Napoli, nato nel 1754 e deceduto nel 1821 (Vitagliano 1905, pp. 131-2, 138, 178).
Poeta estemporaneo veronese attivo tra il XVIII e il XIX sec. (Vitagliano 1905, pp. 143-4).
Pastorella dell'Arcadia allieva del Rocchetti (Vitagliano 1905, p. 136).
Poeta e improvvisatore attivo a cavallo dei secc. XVIII e XIX (Vitagliano 1905 p. 100, 105).
Come Alberto Fortis, a Venezia si innamorò dell'improvvisatrice Teresa Bandettini, che tuttavia gli rimase solo ottima amica.
Imitatore e scolaro dello Sgricci di nazionalità francese, fu attivo nel XIX sec. (Vitagliano 1905, p. 165).
A Parigi sostenne una gara estemporanea con Luigi Cicconi sul tema Cesare Borgia, ma ne uscì sconfitto.
Poeta estemporaneo attivo nel XIX sec. (Vitagliano 1905, pp. 190-91, 196, 224, 249).
Originario di Napoli (Vitagliano 1905, p. 201).
Ne narra nelle sue sestine autobiografiche Gabriele Rossetti.
Originario di Milano (Vitagliano 1905, p. 251).
Cantore del risorgimento nazionale, patriota, cospiratore ed improvvisator satirico, il quale, attorno al 1859, flagellava in Milano austriaci ed astriacanti.
Originario di Cremona, nato nel 1785 e deceduto nel 1815 (Vitagliano 1905, p. 137).
Nato a Novara nel 1809 (Vitagliano 1905, p. XV, XVII, 78, 141, 171, 175, 196, 204, 222, 225, 234, 235, 249, 252).
Improvvisatrice vissuta a cavallo dei secc. XVIII e XIX (Vitagliano 1905, p. 142).
Attivo nel 1720 (Vitagliano 1905, p. 145).
Improvvisatore dell'Appennino pistojese vissuto a cavallo dei secc. XVIII e XIX (Vitagliano 1905, p. 182).
Poeta estemporaneo attivo nel XVI sec. (Vitagliano 1905, p. 53).
Originaria di Napoli. Nata nel 1779 e deceduta nel 1869 (Vitagliano, 1905).
Originario di Ferrara. Nell'elenco degli improvvisatori italiani di ambito colto, listati in (Vitagliano, 1905).