Il CdL in ProGeAS propone la continuazione del Laboratorio di improvvisazione poetica, già avviato lo scorso anno, anche nel 2024.
Per gli studenti di UniFI, il Laboratorio è inteso come attività extra-curriculare, e non prevede l’attribuzione di CFU: la partecipazione, quindi, è del tutto libera e si configura come una occasione per apprendere le procedure della improvvisazione in ottava rima, una pratica di invenzione poetica estemporanea fortemente connotante la storia culturale della Toscana e di altre regioni, sia nelle tradizioni folkloriche locali, sia nella cultura aulica “in Arcadia”.
Oltre gli studenti di UniFI, il Laboratorio di improvvisazione poetica è accessibile a tutto il personale, e anche a interessati che siano esterni all’ateneo.
La diffusione in Toscana è ampiamente attestata a partire dal XVI secolo, in conseguenza della straordinaria diffusione delle edizioni a stampa del Furioso di Ariosto, primo best seller della storia culturale italiana ed europea: il Sieur de Montaigne, nel suo viaggio in Italia soggiornò ai Bagni di Lucca, nel maggio 1581, e la sua fantesca, Divizia, analfabeta, cantava con grande euforia, “la favella elegante e speditissima”, versi di ogni tipo, a partire dalle ottave di Ariosto, apprese da un suo zio che soleva leggere il poema in casa, davanti al camino. Bernardino Perfetti (“Alauro Euroteo” in Arcadia), “Nobile Sanese Cavaliere di Santo Stefano” (Siena1681-1746), e Maria Maddalena Morelli (“Corinna Olimpica” in Arcadia), nata a Pistoia nel 1727, e morta a Firenze nel 1800, furono entrambi “coronati” poeti in Campidoglio, a Roma, massima onorificenza arcadica. E la Beatrice di Pian degli Ontani (Maria Beatrice Bugelli, 1802-1885), a sua volta fu una delle informatrici privilegiate di Niccolò Tommaseo, che ne colse la prontezza e coerenza estrema nella intonazione cantata di stanze di ottava rima. Centinaia sono stati i poeti improvvisatori attivi in Toscana, dalla Montagna Pistoiese, alla Piana di Lucca e Pisa, la Val Bisenzio, la piana pratese-fiorentina, l’Aretino e il Valdarno fino in Maremma, e molti sono ancora impegnati a cantar ottave anche oggi.
Il Laboratorio proposto dal CdL in ProGeAS può essere una opportunità per conoscere questa tradizione poetica, e continuarne gli esiti all’interno del nostro tempo contemporaneo, nell’esperienza ludica del “contrasto in ottava rima”, e anche nel confronto con pratiche di invenzione poetica più recenti, come “rap” e “slam poetry”.
Gli incontri del Laboratorio di improvvisazione poetica inizieranno il giorno 8 marzo 2024, e si terranno il venerdì pomeriggio, dalle h. 15.00 alle h. 18.00, presso il Polo universitario di Prato, con appuntamenti successivi settimanali, fino a giugno 2024.
La conduzione del Laboratorio di improvvisazione poetica è affidata a Fabrizio Ganugi, improvvisatore esperto e una delle migliori voci della generazione più giovane.
L’obiettivo formativo del Laboratorio di improvvisazione poetica è del tutto empirico, formare nuovi poeti improvvisatori, attraverso cinque fasi principali:
- apprendimento della metrica attraverso l’enunciazione
- creazione di periodi sintattici in metrica
- apprendimento dei profili melodici per l’intonazione cantata dei versi
- apprendimento del processo di improvvisazione
- apprendimento del gioco scenico dell’improvvisazione
A questo si aggiungeranno informazioni di carattere storico-culturale e musicologico.
Poiché il Laboratorio di improvvisazione poetica ha un orientamento pratico ed è orientato a consentire ai partecipanti di acquisire una competenza performativa, la frequenza è limitata a max. 30 iscritte/i. Non è prevista una selezione in ingresso: pertanto, le prime richieste di iscrizione saranno favorite.
Infine, coloro che fossero interessate/i a iscriversi al Laboratorio di improvvisazione poetica possono inviare richiesta, entro il 1 marzo 2024, a questo indirizzo: