El passagallo, da Raccolta di 30 melodie. Canzoni popolari italiane (toscane e romane per la maggior parte con accompagnamento facilissimo di chitarra per cura ed a spese di Melòfilo Tranquillo, Milano, Nagas, s. d.
L’esemplare conservato alla Biblioteca del Conservatorio di Milano (che ne ha gentilmente consentito la riproduzione) è privo di data, tuttavia esiste un’edizione (anch’essa Milano, Nagas) recante la data 1889. Forse quest’ultima è la seconda edizione a cui il curatore della raccolta fa riferimento nella nota al testo del controfrontespizio qui sotto riportato:
Raccolte pazientemente ed in parecchi anni dalla viva voce del Popolo delle Città e Campagne, per la maggior parte toscane e romane, presento al pubblico, nella loro originaria, ingenua semplicità, queste trenta brevi, semiantiche e perciò quasi dimenticate Melodie e Canzoni di genere vario, graziosissime tutte.
Per rendere il lavoro più completo, ho creduto bene porvi sotto un Accompagnamento (pure molto semplice* e quindi facilissimo) di Chitarra, strumento popolare che, sebbene al giorno d’oggi un po’ trascurato e scaduto in riputazione, è però sempre, nella sua modestia, oltremodo adatto, sotto ogni rapporto, ad accompagnare tal genere di Canti.
Spero avere per tal modo offerto ai signori Dilettanti di Musica vocale e di Chitarra, Esecutori od anche solo Uditori, un facile mezzo per divertirsi ed, al caso, per piacevolmente distrarsi nei melanconici quarti d’ora, dai quali, disgraziatamente molto, anzi troppo spesso, viene indistintamente deliziato – qual più qual meno – ogni misero Mortale.
Melòfilo Tranquillo
*Verrà forse da Qualcuno rimarcata ed anco rimproverata la troppo semplice Armonizzazione di detti Accompagnamenti composti quasi sempre di Tonica, di Dominante e di Quarta. A tale appunto rispondiamo che ciò venne fatto appositamente – a costo pure di qualche apparente inesattezza – allo scopo di ridurli alla massima possibile facilità – alla portata quindi anche dei Principianti in Chitarra, nonché dei più distratti Esecutori di musica.
Per qualche errore infine di stampa o d’altro incorso – errori alcuni, però, inerenti a tal genere di Canti, e dipendenti dal modo come vennero messi assieme – chiediamo venia.
Procureremo rimediarvi e far meglio un una seconda Edizione se, come sperasi, il Pubblico avrà fatto buon viso a questa prima.