"Di mio Padre dirò tutta in conciso:
fu un uomo nato per il buon umore,
lo trovi sempre pronto e ad ogni avviso
risponde improvvisando con calore.
Sa rendere allegria, gioia e sorriso
da trasmettere sempre all'uditore:
e sebbene passati ha gli ottant’anni
la sua memoria non conosce affanni"
(Romanelli 1980: 28)
Commerciante di Arezzo, nato nel 1887 e morto nel 1972. Padre di Edilio e Guerriero.
Così Edilio Romanelli ricorda il padre in Romanelli 1982: 54-55
Uomo allegro e vivace, ha sempre saputo superare le avversità che la vita riserba ad ogni essere umano. Era ingegnoso, non ci faceva mancare il necessario, ma certamente non era un conservatore nemmeno del poco che poteva avere. Ma, da pratico della vita se non poté lasciarci ricchezze, lasciò ai suoi figli tanta pratica ed esperienza, che a noi tutti ha giovato. Amante del canto improvvisato, ma non all'altezza di mio nonno, sapeva destare allegria. A quei tempi i bevitori, spesso chiedevano all'oste di poter far debito, e uno di questi essendo stato buggerato più d'una volta, comprò un gallo di cartapesta e vi applicò un cartello che diceva così: "Quando il gallo canterà allor credenza si farà". Mio padre ed altri amici avendo già bevuto vino in abbondanza, credevano che l'oste gli avrebbe fatto credito, ma egli invece rispose, credito si farà quando il gallo canterà. Allora mio padre propose all'oste che se avesse trovata una soluzione giusta lui doveva accettare di fare credito per qualche giorno. Ebbene mio padre incominciò a cantare un'ottava rima tutta piena di promesse, e concluse con una trovata che l'oste non solo accettò di far credito, ma per quella sera offrì altro vino gratis.
"Oste abbi pazienza qualche giorno,
che il vin bevuto ti sarà pagato
anzi ti dico al prossimo ritorno
d'ogni tuo aver sarai accontentato
non ci fare passar vergogna e scorno
perché un inganno ingiusto hai preparato,
gallo di carta non cantò giammai
vino bevuto credenza farai".