Pastore originario di Piedelpoggio (RI), nato nel 1803 e morto nel 1888. Fu un famoso autore e viene tuttora ricordato per la sua operetta in ottave La Pastoral Siringa, in VII canti (Firenze, 1848, poi Roma, 1905, 1923, 1964, 1982) formidabile documento ispirato a una sorta di verismo rusticale, che tratta tutti gli aspetti della vita del pastore transumante tra gli Abruzzi e la Campagna romana alla metà dell'Ottocento. Nelle edizioni del 1905 e 1923, la Siringa è seguita da una lunga serie di appendici che la completano e la mettono nel giusto contesto della sua composizione e prima ricezione: Origine della siringa, poemetto; Ottave a segreto: agli amanti delle muse; L'autore spaventato dagli avversari; I menatori placati, ottave incatenate; poemetto, Giunta della Pastoral Siringa; La Sferza per i miei critici e contrari; La difesa delle ragazze di Villa Piedelpoggio nell'anno 1839; Serenata da cantarsi sotto la finestra dell'innamorata dopo la sera. terzine; Ad un'amico che vuole ammogliarsi, ottave; Agli amici, sonetto. Seguirono La Vita del Cappuccino San Giuseppe da Leonessa (1865, poi 1964), La presa di Roma (1873; rist. nel 1964). Le ottave di Maccheroni presentano di norma un'assonanza baciata ("stile maccheronico") sovrapposta alla rima alternata, e da questo stile particolare deriva il suo perdurante carisma. (Romanelli, 1982 («Ricordando il poeta Angelo Felice Maccheroni»), e Sarego, 1987).