Venditore ambulante originario di Tolfa (RM), nato nel 1875 e morto nel 1952. Fu anche gestore di un tiro a segno, dal quale lanciava ottave per far gente, essendo in questo occasionalmente sostituito dalla moglie Berta, che era pure versata nel canto. Fu autore di "Episodio della guerra Italo-Turca dalla presa di Tripoli alla morte del Sottotenente ... : versi improvvisati / da Bartolomeo Battilocchio", Firenze, Ducci, 1911, foglio volante; e di un operina di sapore vandeista, "Nel centenario della fucilazione di tre sacerdoti ed altri cento e piu tolfetani, avvenuta alla Sughera per opera delle milizie francesi il di 15 marzo 1799 il poeta estemporaneo Bartolomeo Battilocchio dedica", Tolfa, Circolo di Cultura, 1967, 11 pp. Improvvisatore notissimo a Tolfa, è divenuto il nume tutelare della poesia, visto che il primo "circolo poetico" è stato creato a Tolfa (1974) in suo onore, da Balilla Mignanti, che così lo definisce: "estemporaneo puro: machiavellico, burlesco, istrionico, astuto". Da molti, è considerato il modello primo della poesia nella zona bassa maremma (Verba, 2003:50).
Battilocchio, Bartolomeo "Meo"
"Leggete chi per ultimo ho lasciato
il migliore per meriti e valore,
esempio raro che natura ha dato
lo riscordo un grandissimo cantore.
Dei versi suoi rimasi impressionato
preciso e convincente narratore,
pronto e concreto a costruir l'ottava
maestro Battilocchio, esempio dava".
(Romanelli, 1980:99; 1982:82).