Ascenzio, l'altro grande intelligente
che scriveva e cantava a più non posso,
mi sembra di vederlo ancor presente
pacioccone com'era bianco e rosso.
Dalla risposta pronta, arguta e ardente
e in certi casi timido e commosso,
a una pioggia di ottave disse a quello:
'tutto d'acciaio mi farò un ombrello'!
(Centi 1984:198)
Nato a Poggio Cancelli (AQ), risulta attivo negli anni Trenta del Novecento. Aveva un banco di frutta a Campo dei Fiori, Roma. Sodale di Sciarra, Capannola, e Paolo De Angelis, fu uno dei "Quattro moschettieri" di Poggio Cancelli. Partecipa alla famosa gara di cui in Veo 1949, nella "Trattoria nostra", di vicolo del Gallo, tra Campo de' Fiori e piazza Farnese. Rivale storico di Sciarra, si sfidava con lui e le rispettive scuole di allievi alla trattoria romana di via delle Cupelle, 25, gestita da un nativo di Bacugno detto "l'Arrotino". La sfida era a chi sapeva di più di storia, della Bibbia, della Gerusalemme Liberata e dell'Orlando Furioso (Sarego, 1987:22,41).